Affinché il camino possa svolgere correttamente la sua funzione principale, ovvero riscaldare l’ambiente in cui è installato, è necessario ricorrere alla sua manutenzione e ad una pulizia periodica, al fine di ottenere numerosi vantaggi come: migliore rendimento termico; riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera; minor sviluppo di monossido di carbonio, ovvero un gas tossico dannoso per l’apparato respiratorio ed infine la riduzione del rischio di possibili e pericolosi incendi.
La manutenzione del camino si basa su due passaggi fondamentali: la pulizia del braciere e quella della canna fumaria. Innanzitutto bisogna rimuovere la cenere accumulata sul focolare con spazzola e paletta oppure con un aspiracenere adeguato. Occorre una spazzola metallica e degli appositi prodotti per liberare la griglia da eventuali incrostazioni. Se il camino è a camera chiusa è opportuno pulire accuratamente il vetro protettivo con salvietta e prodotti adatti reperibili in commercio. Ma per una costante sicurezza ed efficienza del camino è indispensabile anche la pulizia della canna fumaria che avviene periodicamente, ad anni alterni ed è più complessa, ecco perché è consigliato chiamare un tecnico. Bisogna eliminare la fuliggine che si forma lungo le pareti interne della canna fumaria per evitare la presenza di cattivi odori ed un tiraggio insufficiente per una giusta combustione. Occorre lo scovolo, cioè una spazzola dotata di raggi metallici disposti in modo diagonale e un'asta con innesti regolabili e snodabili per raggiungere canne fumarie dalle strutture particolari.Chiaramente gli intervalli di tempo degli interventi di pulizia variano a secondo del tipo di combustibile che alimenta il camino e della frequenza di utilizzo dello stesso.
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